Ho conosciuto Nata sul web, su Facebook, tramite amici comuni. Lei non mi conosceva ma io la conoscevo, e l'ammiravo. Ho ammirato i suoi outfit fuori dal normale dalla prima foto sua che ho visto, ha sempre saputo stupirmi. E' una di quelle ragazze molto sicure di se', che si sente bene nella sua pelle, e da fuori traspare eccome. Di quelle che o odi perche' le invidii, o continui semplicemente a riempirle di "mi piace" (io scelgo e riscelgo sempre la seconda opzione!). Nata e' stata una di quelle persone che mi hanno ispirato ad aprire il mio blog (lei questo non lo sa, lo scoprira' con questo post), vedere come indossava, mixava, giocava con la moda, fregandosene del pensiero degli altri, senza preoccuparsi troppo che la gente non capisse il suo stile variegato, mi ha incoraggiato a buttarmi in questa avventura.
Avete presente quando trovate la location perfetta, che risalta al massimo i vostri outfit, e dopo aver scattato non sapete decidervi quali foto tenere e quali no? Ecco il mio post di oggi, con piu' di trenta foto, rispecchia alla perfezione la situazione descritta sopra! Quindi vogliate perdonarmi, ma oggi vi tocca scorrere tuttooo fino alla fine del post :)
Pensavo che Londra fosse una di quelle citta' che avesse visto gia' di tutto, dove la gente e' abituata ad ogni cosa tanto da non stupirsi piu', un posto vissuto insomma. Ed invece no, mi sbagliavo, alla grande anche! L'ho capito nel momento in cui ho varcato la soglia di casa con il mio nuovo colore di capelli, con reazioni davvero inaspettate: colleghi mai salutati prima e perfetti sconosciuti incrociati per strada mi hanno fermato per complimentarsi, signore di una certa eta' mi hanno chiesto astuzie e consigli sul colore, qualche ragazzo mi ha soprannominata "Storm" tradotto "Fulmine" dal film X-Men. Una tinta tra l'altro non del tutto nuova, una tendenza uscita gia' da qualche anno, ma che ho atteso scemasse un po' per attuarla su di me. Ero convinta non mi donasse, devo ammettere che mi sta piacendo! E voi, qual'e' stata la vostra piu' grande pazzia capillare?
Ho passato le ultime tre settimane a ritagliarmi un po' di tempo prima del lavoro ad approfondire le mie conoscenze sulle chemioterapie che produce la compagnia farmaceutica per cui lavoro. Mi sono quindi messa a leggere una cartella di slide che si trova nella nostra sala training e che nessuno considera mai (sono quasi sicura che qualche collega, vedendomi li' di mattina presto, mi abbia dato della matta). In ogni caso, tutto cio' che ho letto mi ha confortato parecchio, ora vi spiego il perche'. Devo fare prima una premessa, dovete sapere che il cancro, o tumore come preferite chiamarlo, e' una di quelle cose al mondo che mi ha sempre spaventato di piu', non tanto per quello che comporta in se', ma per l'idea di impotenza che mi ha sempre dato pensare che vince quasi sempre lui, e nonostante milioni spesi a studiarlo per sconfiggerlo, continua ad avere la meglio. A questo punto, devo anche aggiungere che mi reputo una persona molto forte mentalmente, davvero poche cose o nulla riescono a spezzarmi, o se ci riescono mi riprendo piuttosto quasi subito, si' perche' stare depressa ed abbattuta non fa parte di me, io vedo sempre la luce in fondo al tunnel, il bicchiere mezzo pieno, gli aspetti positivi anche in situazioni dove di positivo non c'e' nulla! Allora, qualche volta mi e' capitato di immedesimarmi nella situazione in cui mi fosse stata diagnosticata una malattia che avrebbe potuto uccidermi, mi sono chiesta quanto sarei stata forte in quel momento, se avrebbe vinto la rassegnazione o se avrei avuto il coraggio di combattere. Il fatto e' che io amo troppo la vita, e le sto aggrappata piu' che mai, soprattutto ora che mi sta dando cosi' tante soddisfazioni, non ho mai desiderato neanche una volta di farla finita, anche quando le cose si erano fatte troppo difficili. Per me, la vita vale sempre la pena, nonostante il tutto, finche' c'e' vita c'e' speranza. E purtroppo tanti troppo spesso, tendono a dimenticarsene (ma questo e' un altro discorso).
Qualche settimana fa, ho riscoperto il chignon. Ero in una fase delicata, vedi disperata della mia via capillare, nel senso che nulla pareva andare bene per il mio lavoro in laboratorio essendo incappucciata per la maggior parte del tempo! Lasciare liberi i miei naturali non se ne parla, ogniqualvolta che tolgo le cuffie, me li ritrovo super appiattiti e crespi. Fare capigliature troppe voluminose nemmeno, ci impiego tre ore solo ad indossare gli indumenti da lab. Cosi' ho trovato nel chignon la via di mezzo: tenere i miei, placati bene bene con una tonnellata di gel (tranquilli, era un gel molto benefico per loro) e voila' problema risolto! Tra l'altro il chignon non solo mi risparmia tempo alla mattina, in piu' non potendomi truccare, ero ugualmente decentemente bellina! :p
xoxo, Bi.
Caro Diario, queste ultime tre settimane sono state forse le piu' intense e frenetiche della mia vita lavorativa... ahahahah okok sto scherzando! Anche se la tentazione di far diventare il blog un diario personale, c'e'! Alla fine i propositi dei blog erano proprio questi inizialmente, che poi si sono evoluti in altro, e' un discorso a parte.
Tornando al discorso lavoro, ero del tutto seria, per chi non mi avesse letto precedentemente, lavoro da cinque mesi per un'azienda farmaceutica, ci occupiamo di chemioterapie, antibiotici, nutrizione parenterale e cure intravenose. Piu' vado avanti piu' mi rendo conto di quanto questo lavoro mi stia cambiando, ultimamente ho iniziato il mio training nel laboratorio di parenterale, mi sono ritrovata piu' volte commossa a leggere i dati del paziente per cui stavo componendo; si' ora l'umanita' mi spaventa un po' meno e la sto amando maggiormente di giorno in giorno. Per non parlare della sensazione che provo ogni volta che entro in lab: mi sento a casa, completamente a mio agio!!!
Auguro davvero a tutti di trovare quel lavoro che piace da morire, da andare a lavorare sorridendo, uscirne appagati, credo che cio' farebbe di tanti, umani piu' felici...
xoxo, Bi.
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